july, 2019
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1837 Con la lettera del 30 luglio 1837 il card. Giacomo Brignole nomina Vincenzo Pallotti consigliere del Consiglio Centrale dell'Opera della Propagazione della Fede (Opera
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1837
Con la lettera del 30 luglio 1837 il card. Giacomo Brignole nomina Vincenzo Pallotti consigliere del Consiglio Centrale dell’Opera della Propagazione della Fede (Opera di Lione) a Roma. Su questo documento Raffaele Melia ha aggiunto che il Pallotti propose al card. Brignole i nomi dei primi quattro membri del Consiglio.
Archivio SAC, cassetta Pallotti 01.02.11 (Lettere al Pallotti, n. 35); cfr. anche OOCC IV, p. 258, nota 10.
1838
L’arcivescovo Ignazio Cadolini, segretario della Congregazione di Propaganda Fide, consegnò a Vincenzo Pallotti una copia della lettera indirizzata al Cardinal Vicario di Roma Carlo Odescalchi in cui si comunicava che “la novella associazione conosciuta sotto il titolo di Apostolato Cattolico, è renduta al tutto inutile e superflua”, doveva essere soppressa. Questo avvenne nella sacrestia della chiesa di san Crisogono, durante la riunione per l’istituzione del centro parrocchiale dell’Opera della Propagazione della Fede di Lione.
Archivio SAC, cassetta Pallotti 01.02.11 (Lettere al Pallotti, n. 35); cfr. anche OOCC IV, p. 258, nota 10.
1838
In seguito alla soppressione della pia Società dell’Apostolato Cattolico – con il decreto di Propaganda Fide del 30 luglio 1838 – Vincenzo Pallotti cercò di chiarire a papa Gregorio XVI i malintesi.
cfr. OOCC V, pp. 179-206; cfr. anche OCL II, l. n. 527, pp. 305-306 e OOCC IV, pp. 31-32.
1839
Vincenzo Pallotti scrisse una lettera a Raffaele Melia in cui dava indicazioni su come risolvere i problemi relativi alla gestione e la dipendenza dalla Pia Società della Pia Casa di Carità di Roma, che sono emersi durante l’assenza del Pallotti a Roma.
OCL III, l. n. 576, pp. 81-83; cfr. anche Frank II, pp. 158-159.
1840
Vincenzo Pallotti partì da Roma per Osimo. Lo stesso giorno incaricò Raffaele Melia di sostituirlo come superiore, con il consenso del Cardinale Vicario, della Pia Casa di Carità di Roma durante la sua assenza.
OCL III, l. n. 693, pp. 242-243.