may, 2020

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28mayAll Day28 - Mese di maggio per i fedeli - ventottesimo giorno

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Giorno ventesimottavo

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Preparazione e avviso.

Nolite timere pusillus grex, quia complacuit Patri vestro

dare vobis regnum (b1). (Luc. c. 12. v. 32.)

1.º Vedi, o figlio, che il gregge del buon Pastore (b2) delle anime redente col sangue preziosissimo dello stesso divino Pastore agli occhi del Mondo è un gregge piccolo perchè vive nella umiltà, è piccolo ancora, perchè in proporzione di tutti i viventi pochi sono che veramente sieguono fedelmente, e perfettamente le orme del buon Pastore, e mio Figliuolo Gesù: ma rallegrati, o figlio, poichè chi siegue Gesù non deve temere per oracolo dello stesso Pastore: il quale volle dire; non temete le astuzie del nemico infernale, non temete le dicerie del Mondo, non vi date per vinti agli assalti delle ribelli passioni. Dunque nella rissoluzione, che hai fatto di seguire Gesù non ti abbandonare al timore ma, prendi coraggio in Dio affidati alla parola del mio Figliuolo: Nolite timere pusillus grex (b3).

2. Ed ecco che la Sapienza infinita te ne adduce la ragione: Perchè piacque al Padre vostro celeste dare a voi un regno (b1): Sai, o figlio, quale è il regno che ti ha dato il Padre comune che è negli splendori della gloria? È il regno della grazia, e nel regno della grazia quello delle virtù. Consolati, o figlio, prendi coraggio, assicurati pure come si assicurava l’Apostolo del mio Figliuolo Paolo (Philip. 4, 13.) che diceva: posso tutto, sono come onnipotente confortato dalla grazia di Gesù Cristo: Omnia possum in Eo qui me confortat (b2): Pensa, o figlio, che hai il regno delle virtù della Fede della Speranza della Carità: col possesso di sì prezioso regno, ricorda, o figlio, che i Santi hanno vinto il Mondo, il demonio, e la violenza delle passioni, si sono portati speditamente al monte della Santità, hanno ottenuta la corona della gloria.

3. Pensa, o figlio che se vuoi fare cosa gratissima a Me tua Madre, a Gesù Mio Figliuolo, e Fratello tuo devi procurare di fare quanto puoi per profittare del regno della grazia, e delle virtù, i cui abiti ti sono stati infusi nel S. Battesimo per opera dello Spirito Santo (b3), affinchè tu venga in Paradiso, ove insieme col Padre, e collo Spirito Santo ti aspetta il buon Pastore Gesù, perchè alla mia presenza ed alla presenza degli Angeli, e dei Santi ti vuole imporre quella corona di gloria, che il Padre celeste pei meriti infiniti dello stesso divin Pastore ha preparato a chiunque apparterrà sino alla morte al gregge del buon Pastore.

Ossequio.

L’ossequio che ti domando è questo: Se hai peccato, e sei stata pecorella fuggita dal seno del buon Pastore, non tardare a farvi prontamente ritorno: prendi coraggio, guarda Pietro, e altri non pochi, che furono un tempo pecorelle erranti; ma poi ritornate nell’ovile di Gesù, ora sono insieme con Lui nella gloria.

Giaculatoria.

Nel dirla intendi di domandare specialmente il dono di praticare la profonda umiltà necessaria per essere fedele seguace del buon Pastore Gesù.

Fioretto.

Risolverai di non stare mai lontano dal buon Pastore Gesù, perciò se ora ti trovi in peccato ritorna subito a Gesù colla Sagramentale Confessione, e così farai tutte le volte che ti accadesse di cadere in peccato.

Successo di eccitamento alla divozione di Maria Madre di misericordia e Refugio dei peccatori.

Circa l’anno 1832. un povero figlio della Chiesa, ma gran peccatore, il quale sebbene si fosse dato in preda di vizj abbominevoli, e specialmente del vizio della incontinenza, pure non aveva in mezzo di tante colpe perduta la divozione alla Beatissima Vergine Madre di Misericordia: l’infelice correva già a gran passi verso la sua eterna perdizione, nè i rimorsi della coscienza nè il pensiero del pericolo di morire in peccato potevano più nulla in quell’indurato cuore: ma buon per lui che in istato sì lagrimevole, e sebbene si fosse per lungo tempo allontanato dal seno del buon Pastore, pure la Madre di Misericordia non lo abbandonò, anzi a vantaggio dell’anima sua gli ottenne che cadesse in grave infermità, e mentre esso dormiva nel peccato e non domandava di uscirne, pure con adorabile, e misericordiosa disposizione di Dio per la intercessione di quella Madre di Misericordia, il cui Uffizio aveva recitato ogni giorno per un certo tempo, ottenne che un Sacerdote andasse a trovarlo nella sua infermità, lo eccitasse a prepararsi alla morte: per cui risolvette di fare una buona Confessione. Oh ammirabile, e potentissima misericordia di Maria! Si confessò con segni di straordinaria compunzione, e perseverò sino alla morte nei sentimenti di vero penitente, e nella frequenza dei SS. Sagramenti, che bramava ricevere spessissimo, e colla perfetta sofferenza di quanto pativa nella mortale malattia, uniformato perfettamente alla divina volontà, dopo non molto riposò nel Signore. Ecco, o figli della Chiesa, quanto giova la divozione a Maria SS. per tornare con frutto ad essere nel gregge di Gesù Cristo.

Tre Gloria Patri, e Litanie.

 

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