may, 2020

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24mayAll Day24 - Mese di maggio per i fedeli - ventiquattresimo giorno

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Giorno ventesimoquarto

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Preparazione e avviso.

Et dimitte nobis debita nostra sicut et nos dimittimus debitoribus nostris (b1). (Math. 6. v. 12.)

1. Consolati, o figlio e meco esulta in Dio, poichè il Mio divino Figliuolo Gesù presenta, e ordina il mezzo perchè a tutti i poveri peccatori sieno aperte le porte del Santo Paradiso. Voglio dire o figlio, che siccome il mio cuore non può soffrire di vedere i poveri peccatori gravati dal peso orribile dei gravissimi debiti, che hanno contratto pei loro peccati al Tribunale della divina giustizia, così mi consolo grandemente nel considerare che il mio Figliuolo con animo sincero di accordare ai poveri peccatori la remissione dei loro debiti ordina che ne indirizzino fervida preghiera al Padre celeste, onde se qualunque povero peccatore domanda il perdono de’ suoi peccati, e prega con umiltà, fiducia, e perseveranza è di fede, che l’ottiene ancorchè avesse commesso esso solo tutti i peccati possibili.

2. Ma avverti, o figlio: l’Amore infinito delle anime il mio divino Figliuolo Gesù vuole che ciascuno perdoni le offese ricevute dal suo prossimo, se brama ottenere il perdono degli oltraggi fatti contro la Maestà dell’Altissimo, perciò bada bene, o figlio, che tutte le volte, che il povero peccatore recita l’orazione insegnata, e ordinata dal Maestro divino Gesù Cristo se non perdona di cuore le offese, non ottiene il perdono delle sue colpe anzi a dire chiaramente in certo modo la sua preghiera sarebbe indirizzata a domandare di non essere perdonato, poichè egli non ha perdonato.

3. Bada, o figlio, che i sentimenti della natura dei figli di Adamo corrotta per la colpa del loro Padre, sono contraria alla carità infinita perciò se questa ordina il perdono delle offese, quella lo proibisce, onde per non farti giammai vincere da tali sentimenti non lasciare giammai o figlio di ascoltare, e rimirare in fede il mio divino Figliuolo Gesù Maestro, ed esemplare perfettissimo delle anime, che non solo ha ordinato il perdonare le offese, ma Egli ne ha dato il più energico esempio in più tratti della sua Vita santissima, ma specialmente sulla Croce quando immerso in un mare di pene, e di oltraggi pregò per i suoi nemici (b1).

Ossequio.

L’ossequio che ti domando è questo: Per ottenere più facilmente il dono perfetto di perdonare le offese voglio, o figlio, che tu assai di frequente offra all’Eterno Padre il merito infinito del perdono delle offese che domandò Gesù a favore dei suoi crudeli Crocifissori.

Giaculatoria.

Nel dirla intendi di domandare specialmente il dono perfetto di perdonare le offese.

Fioretto.

Se hai ricevuto qualche ingiuria la perdonerai vincendo qualunque umano riguardo.

Successo di eccitamento alla divozione di Maria Madre di Misericordia e Refugio dei peccatori.

Circa l’anno 1830. un miserabile peccatore avea menata orrendamente per lo spazio di presso cinquanta anni una vita abominevole, perchè impegnata in pratiche disoneste, e allacciata da non pochi abiti viziosi; mà buon per lui che a fronte del torrente impetuoso delle sue scelleraggini non lasciò alcune pratiche di divozione verso la Madre di Misericordia Maria SS. impegnandosi specialmente a ringraziare la SS. Trinità pei doni e privilegj che Le ha concessi, e facendo celebrare di quando in quando il divin Sagrifizio in qualche Chiesa dedicata alla Beatissima Vergine. Oh pietosissima e infinita Misericordia di Dio! Oh dolcissima Misericordia di Maria SS., che non lasciò senza premio tali ossequii, poichè in una delle sue maggiori solennità gli ottenne lume celeste da conoscere lo stato lagrimevole di sua coscienza, il pericolo imminente di sua eterna perdizione, la caducità delle temporali felicità, la stabilita, dell’eterne, onde fece generosa e stabile risoluzione di fare una Confessione generale, che fece, e compì coi segni più evidenti di conversione sincera, fra quali specialmente spiccò l’innegabile mutazione della vita.

Tre Gloria Patri, e Litanie.

 

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