may, 2020
This is a repeating event23 may 2021 0:00
23mayAll Day23 - Mese di maggio per gli ecclesiastici - ventitreesimo giorno
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Giorno ventesimoterzo --------- Preparazione e Avviso. 1 Presbyteri etc.
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Giorno ventesimoterzo
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Preparazione e Avviso.
1 Presbyteri etc. = Ah figlio, e Sacerdote dell’Altissimo il solo tuo nome mi tiene rapita in una perpetua, dolcissima contemplazione: tu nella divina Scrittura sei considerato come un Angello (!) nella Chiesa di Dio, per questa ragione Debet mulier potestatem habere super caput propter Angelos (b2). (1 Cor: c. 11. v. 10.) [.] Paolo Apostolo del mio Figliuolo ordina, che le donne sieno velate nel Tempio per rispetto dei Sacerdoti che chiama Angeli, sebbene l’ufficio della tua S. Ordinazione è superiore di gran lunga alla stessa dignità Angelica e più secoli innanzi dal S. Profeta Malachia fu dato un tal nome al Precursore del mio Figliuolo = Ecce ego mitto Angelum meum, et praeparabit viam ante faciem meam (b1) = (Malach: c. 3. v. 1.) e se al Battista fù dato tal nome perché fù, mandato a preparare i popoli alla prima venuta di Gesù, tu sei mandato a prepararli alla seconda venuta, e perciò ti conviene tal nome :voglio però che in questi giorni che rimangono del Mese a me consagrato ascolti alcuni avvisi opportuni per eccitare in te una santa emulazione nella Chiesa militante cogli Angeli della Trionfante; e perciò preparati ad essere condotto come per mano ad imitare nella Chiesa di Dio i Nove Cori della Milizia celeste [.] Dei nove Cori degli Angeli ne parlano le SS. Scritture: dei Serafini Isaia c. 6 (b2) – dei Cherubini Gen: 3 (b3). Salmi 17. (b4) 79 (b5), Ezech: 28 (b6) – dei Troni, Dominazioni, e Principati Salmo 23. S. Paolo ai Coloss: 1 (b7), e al cap: 10 delle Potestà, e agli Efesi 1 (b1). torna a parlare dei Principati – delle Virtù salmo 198, e S. Paolo agli Efesi 1 (b2). – degli Arcangeli S. Paolo ai Tessal: 1 (b3). S Giuda nella sua lettera Canonica (b4), e in varii altri luoghi delle SS. Scritture, finalmente dei SS. Angeli tutelari nei libri Santi se ne fa menzione moltissime volte : (8) tu sai che l’ultimo dei Cori Angelici, è quello dei Beati Spiriti Tutelari = Deus assistit in Angelis = [.] Secondo i lumi, che ci danno le SS. Scritture, e le illustrazioni dei Padri, e Dottori della Chiesa siccome il nome di uno dei beati Spiriti angelici indica l’ufficio particolare, che esercita, così il nome di ciascuno dei Cori angelici dichiara l’officio dell’intero Coro, e perciò sebbene IDDio o immediatamente da se, o pel Ministero anche di un solo Spirito angelico possa nell’ordine della natura e della grazia operare qualunque portento pure in sana teologia (Danes p. 1. sectione 1. de Fide et Simbolo [)] si dice = Deus assistit in Angelis, revelat in Archangelis, tuetur in Virtutibus, corroborat in Potestatibus, regit in Principatibus, imperat in Dominationibus ut Majestas, sedet in Thronis ut aequitas, contemplatur in Cherubinis ut Veritas, amat in Seraphinis ut Charitas = Si legga la Omilia 34 del Pontefice S. Gregorio Magno recitata nella Basilica dei SS. Giovanni e Paolo la terza Domenica dopo la SS. Trinità, nonché l’Angelico Dottore S. Tommaso 1. p. q. 108. a. 5., e se ne apprenderanno le opportune illustrazioni e questi sono incessantemente occupati [.] Si noti ancora che dal solo osservare ciò che dice il S. Profeta Isaia c. 6 = Et volavit ad me unus de Seraphim, et in manu ejus calculus, quem forcipe tulerat de altari, et tetigit os meum (b1) = e ciò che narra il S. Profeta Zaccharia c. 2 = Ecce Angelus, qui loquebatur in me egrediebatur: et ecce alius Angelus egrediebatur in occursum ejus, et dixit ad eum: curre, et loquere ad puerum istum dicens. (!) Absque muro habitabitur Jerusalem (b1) = chiaramente si apprende, che secondo la libera, e adorabile volontà dell’Altissimo gli Angeli dei Cori superiori e quello degli Angeli Tutelari comunicano i doni di Dio o immediatamente da se, o per mezzo degli Angeli del Coro inferiore, onde si noti, che qualunque espressione indicante l’immediato, o mediato Ministero angelico dei Cori superiori non s’intenda che voglia dare alcuna determinazione, ma sottin[ten]de sempre la libera volontà di Dio per diffondere nelle anime redente i suoi [doni] col Ministero angelico dei Cori superiori o mediatamente, o immediatamente. Si legga di nuovo la Omelia 34 del som: Pontefice S. Gregorio a ricevere dagli Angeli dei Cori superiori le illustrazioni, e i favori divini a favore delle anime specialmente dei poveri peccatori, onde soavemente rapiti dalla (!) ammirare i tratti della divina beneficenza verso le anime redente, anche contaminate dalle più nefande colpe, e che non le fa abbandonare da loro neppure quando col peccato gli si ribellano, onde cantano inni di lode esaltando perpetuamente la bontà dell’Altissimo, e sono ubbidienti, e fedeli esecutori delle divine ordinazioni, assistendo in tutto ciò che fa di bisogno agli uomini per conseguire la eterna salute, e presentano al Trono del Dio vivente le loro preghiere e talvolta li difendono ancora dalle temporali miserie.
2 Ora voglio, o figlio, che tu imiti per quanto puoi questi Beati Spiriti e penso che diverreste (!) reo di una vituperevole negligenza se nol farai poiché ne hai ogni opportunità: la tua vocazione richiede di essere uomo di Orazione, la Chiesa ti obbliga alla divota Salmodia, e in questa tratto tratto s’incontrono (!) delle divote esclamazioni, lodi all’Altissimo esaltando la sua sovrana beneficenza nel profondere i suoi doni alle sue creature, vedi che se tu l’accompagnerai coll’affetto del cuore, colla religiosa esteriore compostezza compreso tutto dalla idea sublime della divinità tu verrai in questo ad imitare i Beati Spiriti Tutelari: di più tu sai che l’ufficio divino che tu reciti quotidianamente lo reciti come Ministro pubblico della religione, e perciò e non è questo un presentare a Dio le preghiere del Popolo e per conseguenza un’ (!) imitare gli Angeli che presentano al Trono della Divinità le Orazioni dei Fedeli, tutto il difficile stà (!) nel bene recitarlo recitandolo colla mente, e col cuore innalzato a Dio: e se offri il D[ivin] Sagrifizio ecché forse non lo offri pure come Ministro pubblico della Chiesa, e perciò a nome del Popolo, e non è questo un presentare a Dio le adorazioni, le azioni di grazia, le soddisfazioni, e le preghiere del popolo; anzi voglio che avverti che in un modo così energico come offri tu il Di[vin] Sagrifizio, non l’offrono neppure gli Angeli, poiché essi non possono celebrare come è conceduto a te: dunque bada o figlio, e te ne avverto con affetto materno, che mentre IDDio ti ha innalzato a sì sublime officio, e ha affidato a te i tesori della Religione non abbi per negligenza colpevole nell’esercizio del S. Ministero a privare te stesso del frutto che potresti ricogliere nella beata eternità se fosti stato fedele.
3 Ma ti voglio imitatore degli Angeli anche nell’assistere le Anime per guidarle come Angelo Tutelare pel sentiero che conduce al Beato Regno: e qui mi piace che ricordi l’avviso della Chiesa riunita nel S. Concilio di Trento = Cum praecepto divino mandatum sit omnibus, quibus animarum cura commissa est, oves suas agnoscere [,] pro his Sacrificium offerre, verbique divini praedicatione; sacramentorum administratione, ac bonorum omnium operum exemplo pascere, pauperum aliarumque miserabilium personarum curam paternam gerere, et in caetera munia pastoralia incumbere, quae omnia nequaquam ab eis praestari, et impleri possunt, qui gregi suo non invigilant, neque assistunt, sed mercenariorum more deserunt sacrosancta Synodus eos admonet, ut divinorum praeceptorum memores factique forma gregis in judicio, et veritate pascant, et regant (Sess: 23. Ref: cap: 1.): e qui ti avverto di non trascurare la salute delle anime col pretesto che non sei né Vescovo, né Parroco: Sei Sacerdote? Ricordati che sei Sacerdote pel Popolo = Omnis Pontifex (e qui s’intende anche il semplice Sacerdote) ex hominibus assumptus pro hominibus constituitur in iis quae sunt ad Deum (b1) = ti raccomando poi soprattutto quella porzione del grege (!) di Gesù Cristo che più facilmente viene trascurata [,] i poveri, gl’infermi, i moribondi, e poveri peccatori ostinati: e per dirti molto in poche parole ti avverto che se sarai così premuroso per assistere il gregge di Gesù Cristo come il Demonio è impegnato per condurlo alla perdizione in guisa che suol tentare i Santi sino alla morte: Almeno ci prova! tu sarai esatto imitatore degli Angeli, e un Apostolo della Chiesa di Dio.
Ossequio
L’ossequio che ti domando è di riflettere che i Demoni sono più diligenti per perdere le anime che tanti e tanti, che hanno l’ufficio di salvarle, per condurle al Beato Regno.
Giaculatoria e nel dirla intendi di domandare specialmente il dono d’imitare gli Angeli Tutelari.
Fioretto Procura in opposto d’imitare il Demonio che tenta sino alla morte, così tù (!) non abbandonare qualunque povero peccatore ostinato, che resiste a tuoi religiosi eccitamenti alla conversione [;] te lo raccomando.
Ricordo dell’Immacolata Regina Maria SS.
Mi piace che ricordi queste poche parole = Multi Sacerdotes, et pauci Sacerdotes: multi nomine, pauci opere. = (Auctor operis imperf. in Matth: hom: 42)
Tre Gloria Patri: e il Cantico Te Matrem Dei.