may, 2020

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16mayAll Day16 - Mese di maggio per i fedeli - sedicesimo giorno

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Giorno decimosesto

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Preparazione e avviso.

Nolite putare quoniam veni solvere legem, sed adimplere (b3). (Math. 5. v. 17.)

1. Voglio, o Figlio, che sii lontano dall’errore nel quale almeno col fatto sono caduti non pochi figli della Chiesa nello stato della Legge evangelica. Il mio divino Figliuolo colla Legge di grazia ha aperto più facili le vie della misericordia, mà conviene badar bene di non abusarne: e vedi o figlio che colui che corre nelle vie del peccato, perchè sà che il mio Figliuolo è pieno di misericordia, commette una specie di sacrilegio, volendo in certo modo far servire l’attributo divino della infinita misericordia a moltiplicare il peccato: così ti avverto o figlio, che per quanto è da te, verresti con acutissima spada a trafiggere il mio cuore pietoso, se tu ti farai più libero nel peccato, perchè speri nella mia misericordia; bada o figlio, perchè in tal modo verresti a profanare in Me tua Madre i pregj divini, che a vantaggio della tua anima Mi ha communicati l’Altissimo.

2. Anzi con affetto materno ti ricordo, o figlio, che il divin Verbo incarnato, e Mio Figliuolo Gesù non è venuto per distruggere la Legge, e le Profezie, mà per tutto compire, e perfezionare, in guisa che si è protestato che piuttosto il Cielo e la terra periranno, che tutto quello che è scritto nella Legge non si adempia sino alla più piccola lettera e punto, e hà dichiarato che colui che violerà un solo di questi precetti, e insegnerà agli altri a fare lo stesso sarà chiamato minimo nel Regno de’ Cieli, ossia ne sarà escluso per sempre, al contrario colui che osserverà la Legge, e insegnerà ad altri di osservarla sarà chiamato grande nel Paradiso (b1).

3. Ah Figlio, pensa che con affetto Materno Io tua Madre, Gesù Mio Figliuolo, e Fratello tuo con amore infinito ti aspettiamo ad essere chiamato grande nel Regno della gloria; dunque profitta della Mia misericordia, e della misericordia infinita del Mio Figliuolo per osservare la divina Legge con più amore, e perfezione. Pensa che la grazia per adempire i divini precetti non ti manca, giacchè il sapientissimo, e giustissimo divino Legislatore non dà una legge impossibile; e se talvolta per non aver profittato della Grazia hai violato alcuno dei divini comandamenti, voglio o figlio che senza darti a maggiore libertà di peccare ricorri subito a Me, ed Io con affetto materno ti farò pacificare col Mio Figliuolo, e Fratello tuo Gesù.

Ossequio.

L’ossequio che ti domando è questo: dopo il peccato confida nella Mia misericordia, e nella misericordia infinita del Mio Figliuolo: innanzi, o nel pericolo di peccare temerai i rigori della divina Giustizia.

Giaculatoria.

Nel dirla intendi di domandare il dono di profittare, e non di abusare della Mia Misericordia, e della Misericordia infinita del Mio Figliuolo Gesù.

Fioretto.

Vincerai qualunque umano riguardo per essere più esatto nella osservanza di tutti i precetti divini, ed ecclesiastici.

Successo di eccitamento di divozione a Maria Madre di misericordia e Refugio dei peccatori.

Circa il principio del secolo decimonono un certo giovane di vita dissoluta, e pieno di peccati per la mala pratica con Donna licenziosa, ottenne per la divina misericordia la grazia di ritirarsi dalle occupazioni del Mondo per occuparsi negli spirituali Esercizj, e per intercessione della Madre di Misericordia Maria riportò in modo prodigioso la conversione del suo cuore, e avendo in se sperimentato i mirabili effetti della Meditazione delle Massime di Religione, e della predicazione delle celesti Dottrine nel modo che suol usarsi negli Esercizj spirituali pensò che il mezzo più energico per ottenere la bramata conversione della persona complice de’ suoi orrendi delitti potesse essere appunto la occupazione santa degli spirituali Esercizj; ne richiede un biglietto d’ingresso dal Superiore del Ritiro, il quale non si ricusò di mandarlo alla persona per un mezzo conveniente e opportuno, mà non volle consegnarlo al giovane convertito, affinchè non si esponesse all’occasione di ricadere in peccato, che poteva esservi nel portare il biglietto indicato: mà a tale disposizione il giovane per indocile, e male appreso zelo non acconsentì, e per mezzo di altro soggetto lo procurò e l’ottenne. Ma oli (!) terribili giudizj di Dio! Il Giovane si portò all’abitazione della persona indicata per indurla  fare gli Esercizj spirituali, mà che? invece di ottenere che si disponesse a tale risoluzione di salute, l’infelice giovane restò vinto dalle lusinghiere parole, ricadde in peccato, e nell’atto peccaminoso vi restò improvvisamente morto. Badiamo, o figli della Chiesa di non abusare delle divine misericordie!

Tre Gloria Patri e Litanie.

 

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