may, 2020
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10mayAll Day10 - Mese di maggio per i fedeli - decimo giorno
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Giorno decimo ---------- Preparazione e avviso. Sic enim persecuti
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Giorno decimo
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Preparazione e avviso.
Sic enim persecuti sunt prophetas qui fuerunt ante vos (b1). (Math. 5. v. 12.)
1. Ascolta, o figlio, con sentimento di gratitudine l’Amore infinito delle anime il mio Figliuolo Gesù che nell’ardentissimo desiderio di vederle tutte per tutta l’eternità al possesso dei frutti gloriosi della tribolazione, e della persecuzione, per animarle a patire volentieri, ricorda loro che al torrente della persecuzione si trovarono esposti i Ss. Profeti che l’hanno preceduti, e voleva fare intendere che l’essere perseguitato è un segno chiaro, che quell’anima piace a Dio, poichè i Ss. Profeti ordinariamente erano molto cari a Dio che li eleggeva per suoi confidenti svelando loro i sublimi disegni della Divinità. Dunque dimmi o figlio sei perseguitato? Ed Io insieme col mio Figliuolo ti rispondo con affetto materno: consolati, poichè hai un segno sicuro di piacere a Dio Padre, Figliuolo, e Spirito Santo.
2. E perchè sempre più ti confermi nella gran verità, che i poveri peccatori inviluppati nelle tenebre della colpa non arrivano a conoscere o almeno non giungono a gustare, voglio che rifletti che ordinariamente l’Altissimo secondo la luce inaccessibile della sua infinita Sapienza ha permesso che il torrente della tribolazione, e della persecuzione più si accrescesse verso chi più amava. Pensa che il Padre dal mio immacolato concepimento, fin da quando Io era viatrice sulla terra mi amava come Figlia, il Figliuolo mi amava come Madre, e lo Spirito Santo mi amava come Sposa, eppure la Chiesa assistita sempre, e guidata dallo Spirito della Divina Sapienza non mi avrebbe dato il titolo della Regina de’ Martiri, se al di sopra di tutti i Credenti, e specialmente dei Martiri, non avessi Io sofferta la tribolazione, e la persecuzione. Dunque figlio mio dilettissimo quando vedrai che contro di te và crescendo ogni sorta di tribolazione, dirai con fiducia in Dio [:] più si accresce la tribolazione, più mi renderò simile alla mia Madre Maria Figlia dell’Eterno Padre, Madre del Verbo incarnato, e Sposa dello Spirito Santo.
3. Anzi ricorda, o figlio che il mio divino Figliuolo Gesù Figlio eterno dell’eterno divin Padre, che lo dichiarò più volte per Figlio diletto in cui riposto aveva le sue divine compiacenze (b1) fu perseguitato senza paragone al di sopra di me, perchè infinitamente di più piaceva al Padre celeste. Ecco, o figlio, che parlandoti con affetto di Madre, e Sede della divina Sapienza ti debbo avvertire che alla luce divina di tali verità, non solo ti dovresti disporre a soffrire la tribolazione, ma la dovresti desiderare più assai, e senza paragone che tutti i tesori del Mondo per quante volte li puoi considerare moltiplicati, poichè ti dispone vieppiù ai tesori della Divinità nell’ordine della grazia, e della gloria, anzi te ne dovresti avidamente invaghire, poichè ti rende più simile ai Santi di cui sono Regina, a Me tua Madre, a Gesù Mio Figliuolo, e Fratello tuo.
Ossequio.
L’ossequio che ti domando è questo: Lascia o figlio di più ascoltare il linguaggio del Mondo, che ama la bugia: ascolta le parole del mio Figliuolo che è Via, Verità, e Vita (b1), e così ti disporrai meglio ad arrichirti (!) dei tesori di Dio.
Giaculatoria.
E nel dirla intendi di domandare specialmente il dono di renderti simile al mio divino Figliuolo Gesù nel patire la tribolazione.
Fioretto.
Gesù ha sagrificato tutto Se stesso per abbracciare la tribolazione per te, così tu per amore di Gesù farai qualunque sagrifizio per soffrire qualunque tribolazione.
Successo di eccitamento alla divozione di Maria Madre di misericordia e Refugio dei peccatori.
I pìccioli ossequii fatti alla Regina del Cielo, oh come pietosamente sono riguardati dalla Divina Misericordia, per intercessione della augusta Madre della Misericordia. Un giovane che sebbene a gran passi camminava per le vie del peccato, inviluppato nei legami di ogni sorta di vizj, pure conservava il divoto costume di tenere accesa una lampada avanti una divota immagine di quella Madre Santissima cui ogni giorno metteva tante spade al cuore, quanti erano i peccati, che ogni giorno commetteva offendendo Gesù. Ossequio sì picciolo, e accompagnato da vita sì abbominevole si crederebbe che a nulla potesse giovare; ma oh clementissima divina Misericordia! Mentre il giovane sano e robusto correva velocemente la via della perdizione Iddio gli pone un argine al torrente della vita dissoluta con grave infermità: nella malattia non pensa all’anima, ma al solo corpo, eppure appena una persona divota di Maria gli parla della Madre di Misericordia, che già discende nel suo cuore la grazia, ecco il rimorso, e il rossore salutare delle sue gravi colpe, ecco il desiderio di porvi rimedio, decide e si confessa generalmente di tutta la sua vita con segni di vera penitenza; quindi colla guarigione ottiene spazio di penitenza, e posto da Dio nella via delle anime a se più care perchè accompagnato da gravissima tribolazione, in ultimo cade di nuovo infermo nel 1831. conosciuta la malattia mortale si dispone al tremendo momento coi SS. Sagramenti, e fra le vittorie di gagliardissime tentazioni, e nel cumulo dei meriti di penosissima infermità pazientemente tollerata, confortato però dal rimirare quella divota Immagine della immacolata Regina innanzi alla quale era stato in uso tenervi accesa la lampada, e che volle a se vicina fino alla morte, placidamente spirò restando la sua vita sebbene un tempo empia, coronata colla morte preziosa de’ giusti. Ecco come Maria per piccioli ossequj, ottiene dalla divina misericordia grazia di conversione, e di santificazione anche nel mezzo del camino di perdizione, perchè come Madre di misericordia vorrebbe tutti in Paradiso.
Tre Gloria Patri, e Litanie.