may, 2021
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06mayAll Day06 - Mese di maggio per i fedeli - sesto giorno
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Giorno sesto ---------- Preparazione e avviso. Beati mundo
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Giorno sesto
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Preparazione e avviso.
Beati mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt (b1). (Math. 5. v. 8.)
1. Dimmi o figlio per accenderti interamente nell’amore infinito, per divenire tutto fuoco di amore nella divina carità, e per vivere sulla terra nella più perfetta salutare adorazione de’ sagrosanti Misteri della Divinità, e per vieppiù stimare religiosamente, e profittare delle cose sante di Dio, del sagrificio [,] dei Sagramenti, dei SS. Riti, delle SS. Scritture, della predicazione della divina parola, del S. Magistero, e direzione della Chiesa ti piacerebbe, che la tua mente fosse più illustrata dai lumi celesti nella cognizione della Divinità per quanto ne occorre a chi vive sulla terra, come in oscura notte guidato dal lume della fede senza l’inviluppo maggiore delle tenebre che apporta lo sfogo delle passioni?
2. Dimmi, o figlio dopo il tuo breve pellegrinaggio ti piacerebbe di avere ingresso negli splendori della luce inaccessibile per contemplare a radoppiati (!) gradi di divine illustrazioni il Mistero augusto della SS. Trinità, il Padre che da tutta l’eternità, e per tutta l’eternità contemplando Se stesso genera il Figliuolo, il Padre e il Figliuolo che infinitamente simili, infinitamente amandosi spirano lo Spirito Santo. Dimmi o figlio ti piacerebbe di giungere a contemplare assai splendidamente il divino Figliuolo incarnato, e Figliuolo mio Gesù nel compimento di tutti i Misterj, glorioso alla destra del Padre, e insieme Me tua Madre nei pregj dell’immacolato concepimento, della perpetua virginità, della Divina Maternità, e come giunsi ai gloriosi titoli coi quali m’invoca la Chiesa Regina degli Angeli, dei Patriarchi, dei Profeti, degli Apostoli, dei Martiri, dei Vergini e di tutti i Santi? In una parola dimmi, o Figlio, ti piacerebbe di vedere Dio, e in Dio le opere della Divinità nell’ordine della creazione, conservazione, e glorificazione?
3. Ecco il mio divino Figliuolo che tutto amore, e amore infinito per le anime ti mostra il mezzo per essere più illuminato sulla terra nella cognizione di Dio, de’ suoi Misteri, e delle cose sante per vieppiù amare Dio, e profittarne a salute, e per giungere alla perfetta visione della Divinità, ecco che ti parla [;] ascoltalo con rispetto, senti che ti dice: Beati sono coloro che hanno la mondezza del cuore poichè vedranno Iddio (b1): Dunque senz’altro discorso, ti dico se Mi vuoi consolare, figlio mio, sii mondo di cuore, odia, detesta l’orribile peccato della impurità, che rende l’uomo simile alle bestie, e ai demonj come ne avvisa tutti il fedele servo del mio Figliuolo Ambrogio: Castitas Angelos facit, et qui eam servavit Angelus est, qui perdidit Diabolus: ti voglio assai vigilante nella custodia degli occhj, degli orecchj, nella modestia delle parole, delle mani, e perfino nella direzione dei passi: e in ogni pericolo di perdere la purità, con fiducia ricorri a me col saluto, che mi dà la Chiesa: Madre castissima, Madre inviolata, Vase spirituale, Regina dei Vergini: ed Io con affetto di Madre ti ajuterò con prontezza.
Ossequio.
L’ossequio che ti domando, o figlio, è questo: Per custodire la purità del cuore imiterai la modestia del mio Figliuolo Gesù, e con fiducia pregalo perchè te ne conceda la grazia.
Giaculatoria.
Nel dirla intendi di domandare specialmente il dono della perfetta imitazione della purità del cuore del mio divino Figliuolo Gesù.
Fioretto.
Per rimediare alle laidezze passate, o almeno per custodire la purità del cuore ti allontanerai da qualunque occasione, e vincerai ogni umano rispetto.
Successo di eccitamento di divozione a Maria Madre di misericordia e Refugio dei peccatori.
Un gran Servo di Dio, e divoto di Maria, Sacerdote della V. Congregazione della Missione, istituita dall’Apostolo delle Gallie S. Vincenzo de’ Paoli, morto in concetto di santità nell’anno 1831, dolente vedeva lo stato miserabile di un anima che spesso da lui si portava per trattare la mutazione della sua vita tutta immersa, e da non pochi anni miseramente abituata nelle più abominevoli laidezze, ma sempre senza alcun deciso profitto in guisa, che quanto più Iddio misericordiosamente prolungava la sua vita su questa terra per darle spazio di penitenza, tanto più andava moltiplicando le colpe, e a rendere più difficile la sua conversione. Ma oh sapientissime vie della misericordia di Dio! Oh soavissime vìe della misericordia di Maria! La conversione di un’anima che per molti anni non si era compita a forza di conferenze, ed esortazioni si ottiene ad un tratto, in un momento, nell’entrare, che fa nella camera dell’indicato servo di Dio, appena fissa lo sguardo ad una divota Immagine della Madre della misericordia, e Refugio dei poveri peccatori Maria, poichè in quel punto medesimo intenerito nel cuore cambiati gli affetti, odiando all’istante quella laidezza, che il momento prima non sapea non amare, e amando quella purità, che sebbene in qualche modo procurasse, pure non sapeva amare, commosso in tutta la persona lascia libero il freno a un dirotto, e dolentissimo pianto, eccolo convertito, e nel S. Tribunale della Penitenza assoluto dal S. Ministro della Religione intraprende stabilmente nuova vita da vero penitente, e grato a Maria la decanta sua Avvocata, e Liberatrice misericordiosissima.
Tre Gloria Patri e Litanie.